LE RICORRENZE RELIGIOSE PIU' IMPORTANTI

 

I legati e le fondazioni in favore del Santuario, oltre che per le numerose celebrazioni di messe, offrivano anche i mezzi per festeggiarvi in modo speciale alcune festività lungo l’anno. Erano i giorni nei quali i devoti affluivano più numerosi anche dai luoghi più lontani per dare alla Madonna una testimonianza più solenne. In quei giorni di festa, quasi tutte le famiglie di Oneta si ritrovavano al Santuario accomunate dalla grande devozione verso la Vergine Maria. Don Olmo ci ricorda di queste ricorrenze tramandate dalla costante tradizione orale ma anche dai già citati antichi registri d’amministrazione:

• Il 2 luglio, anniversario dell’Apparizione, preparata da una novena.
• Il 16 luglio (o terza domenica di luglio), solennità del Carmine.

 


LE “SCOPERTE”

E' tradizione molto antica quella che i pellegrini quando arrivavano ad un Santuario mariano, dopo aver sostato un po’ in preghiera, chiedavano al sacerdote o al custode di fare la “scoperta”. Essendo coperta da vetro o da una tendina di protezione (ora non più), l’immagine della Madonna rimaneva nascosta al pellegrino e quando terminavano le funzioni religiose; chiedeva che venisse “scoperta” l’immagine, per essere aiutato nella riflessione e nella preghiera; l’uomo ha sempre avuto bisogno di segni e di immagini. In quel momento il sacerdote o il custode pregavano insieme al pellegrino con le formule tradizionali (litanie della Madonna, Pater Ave Gloria, S. Rosario, ecc.). Al Santuario del Frassino, sino al 1876, si faceva la scoperta al trittico della Visitazione; in una rara fotografia di inizio secolo si vede molto bene il panneggio che serviva per coprire la composizione pittorica, arrotolato alla base della cornice. Dopo tale data, e ancora oggi, questa particolare manifestazione di fede si compie davanti alla cappelletta della Madonna posta nel centro della chiesa.

 

LA SOLENNITA' DEL CARMINE

In origine questa ricorrenza aveva anche la funzione di rievocare il periodo che la tradizione indicava come ultimo giorno delle apparizioni della Vergine a Petruccia. Racconta don Olmo: “La celebrazione al Santuario della Madonna del Carmelo raggiunge la sua massima espressione liturgica quando la statua viene portata in processione. Questa si compie ai vespri; il corteo con il simulacro, accompagnato da una marcia religiosa suonata dalla banda musicale (per alcuni anni dal 1978 al 1983 il servizio venne svolto dal Corpo Musicale di Oneta e dal 1984 dal Corpo Musicale di Oltre il Colle), si muove sull’ampio piazzale che circonda la chiesa, percorrendo per due volte un itinerario circolare attorno al Santuario. Prima della funzione religiosa, avviene “l’incanto della Madonna”, una sorta di asta che dà diritto di portare la statua della Vergine in processione, il cui ricavato va a beneficio della Chiesa”.


LA CONFRATERNITA DEL CARMINE

Nel 1637 venne fondata la confraternita del Carmelo nel Santuario, il sodalizio aveva come sua caratteristica devozionale una forte sottolineatura del sabato come giorno dedicato in special modo al culto mariano. I suoi aderenti, inoltre, godevano del cosiddetto “privilegio sabatino”, riconosciuto da Papa Giovanni XXII nel 1322: chi indossava lo scapolare, o “abitino”, tipico della confraternita, sarebbe stato liberato dalle pene del Purgatorio il primo sabato dopo la morte.


CELEBRAZIONI NEL NOSTRO TEMPO

• Nei giorni festivi, dalla prima Domenica dopo Pasqua sino all’ultima Domenica di ottobre, al Santuario si celebra la Messa vespertina preceduta dalla preghiera del Santo Rosario.

• In settimana (escluso il periodo invernale) si stabilisce un giorno feriale per la celebrazione Eucaristica che nel mese di agosto è quasi giornaliera essendo il periodo di maggior affluenza dei pellegrini.

• Al Santuario si celebrano alcune liturgie che interessano l’unità pastorale della Valle del Riso: prime Confessioni, S. Cresime, Lexio e altro.

• Ora ci coinvolge la riccorenza del quinto centenario dell’Apparizione; 2 luglio 2012.